martedì 19 Marzo 2024

Monthly Archives: Giugno 2022

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dal 24 giugno al 6 agosto 2022

 

PELLEGRINO ARTUSI
UN VITA DA MANUALE

un percorso artistico
a cura di
Peter Bottazzi e Silvia Rigon

 

La città di Forlimpopoli continua a riflettere sulla figura e gli scritti di Pellegrino Artusi attraverso le opere d’arte più diverse chiamate ad animarne vie e luoghi.
Dopo il monumento plasmato nel bronzo da Bertozzi, la panchina letteraria di piazza Pompilio, il murales ideato da Cibo e le scritte luminose con alcuni passi dal suo manuale, Peter Bottazzi e Silvia Rigon hanno messo in luce attraverso cinque diverse installazioni disseminate nel Centro Storico alcuni fra i tratti caratterizzanti de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, dal suo carattere di impresa collettiva, costruita insieme ai lettori alla valorizzazione della dimensione domestica, dal suo ruolo nella costruzione dell’identità nazionale all’attenzione posta al ‘saper fare’
pratico quotidiano.
Un viaggio nell’identità artusiana, che è anche la nostra, giocato sui modi della sorpresa e della leggerezza, come strumento per comprenderne senza retorica la profondità.

Milena Garavini, Sindaco di Forlimpopoli

 

 

Il nostro è il paese del bello, e del buon gusto.
Una questione di misura, di armonia, che richiama, in arte e in cucina, al semplice, al delicato, che si apprende con il lavoro e l’esperienza pratica, riconosciuta madre di tutti i saperi. Lo sanno gli artisti, i cuochi, gli artigiani di talento che hanno fatto conoscere il Bel Paese nel mondo.
Maestro di questo sapere, in cucina, è sicuramente il nostro caro Artusi, ancora punto di riferimento ineludibile per chi pensa che la pratica domestica rappresenti, oggi più che mai, una carezza quotidiana a cui mai rinunciare.
E così l’insegnamento di Artusi, che per unire gli italiani a tavola trascorreva tutto il suo tempo dalla biblioteca alla cucina, luoghi simbolici anche in Casa Artusi, trova efficace ispirazione e rappresentazione nelle opere di Peter Bottazzi e Silvia Rigon, tutte da scoprire per rinnovare il piacere di stupirsi davanti al bello artistico e, anche, per riannodare il senso di una vita, da manuale.

Laila Tentoni, Presidente Casa Artusi

 

 

Sedi espositive:

  1. Casa Artusi in via A. Costa n. 27
  2. via Circonvallazione Emilia
  3. Chiesa del Carmine in via A. Saffi
  4. Ufficio del turismo in via A. Costa n. 30
  5. Sala Mostre in piazza A. Fratti n. 9 (corte della rocca)

 

1 – Le ricette dell’unità
“L’uomo che ha messo in tavola l’Unità d’Italia”, Pellegrino Artusi, “concepisce il suo ricettario come contributo alla costruzione di un’identità nazionale.”
Il libro si arricchisce edizione dopo edizione grazie al contributo dei lettori; diventa quasi un’opera collettiva, moltissimi scrivono ad Artusi proponendo o riportando le proprie ricette e le personali esperienze culinarie.
Questa installazione vuole omaggiare la dimensione collettiva dell’opera artusiana, infatti è costruita recuperando dalle cucine italiane utensili da cucina usati, oggetti carichi di memoria e di storie private, sono oggetti ammaccati e bruciati che costituiscono delle torri di babele, delle città di pentole, dei totem, delle colonne che strato dopo strato simboleggiano la ricerca casalinga verso la ricetta perfetta, ricerca che costruisce una lingua comune facendo della cucina un campo collettivo di condivisione identitaria.
2 – L’evoluzione del manuale
Sulle pareti della città appaiono dei manifesti con nuove ricette e con la possibilità di scriverne altre continuando idealmente il manuale.
L’idea è quella di raccogliere l’eredità di Artusi creando uno spazio spontaneo e indipendente di condivisone. La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene è letta come un’opera in continua evoluzione grazie al carattere orizzontale e collaborativo con la quale è nata.
3 – La tavola come comunità, la cucina come casa
L’installazione si compone di una tavola sospesa in cui le stoviglie sono fatte delle parole di Artusi, la tavola diventa un palcoscenico, un laboratorio per sperimentare nuove forme di stare insieme. Una vetrina/teatro in cui gli utensili da cucina emergono da quinte/ dispense per raccontare la poesia e la cura degli ambienti casalinghi.
La tavola diventa simbolo dell’abitare e dell’esperienza che si fa parola.
Elemento magnetico capace di attirare a sé parti di mobilio e oggetti presenti in casa, negli sportellini sbucano e rimbalzano oggetti e ricette.
4 – Sfoglie di manuale
L’installazione scompone idealmente il manuale, chi si avvicina si confronta con sfoglie, frammenti di pagine sospese che si fondono con oggetti da cucina, mappe d’Italia, ricette, appunti…
Ingredienti e stratificazioni che hanno reso unico il manuale.
Tanti oggetti a diverse profondità rimandano alla ricerca nel tempo, il libro ha avuto numerose edizioni, e alla pluralità, a un’idea di cucina casalinga in continua evoluzione, che riprende il concetto artusiano di “cucina della libertà, fondata su infinite varianti locali e sul rispetto della diversità dei gusti.”
5 – Le mani in pasta
Il manuale artusiano è stato definito “il grande romanzo che portò la pasta sulla tavola di tutti gli italiani”. Questa installazione celebra la pasta e l’impastare manuale, si compone di superfici proiettabili trattate come se fossero sfoglie messe a riposare su uno stendipasta. Esplora il rapporto tra carta e sfoglia e la relazione tra il lavoro di scrittura e l’impastare. Il visitatore può spiare l’ambiente e scoprire i veli su cui appaiono immagini evocative degli elementi che compongono il primo piatto per eccellenza: farina, uova, acqua, mani che impastano… Queste si legano a frammenti del manuale, disegni di tipi di pasta, e i numeri delle più celebri ricette.

 

Clicca qui per scaricare il pieghevole dell’esposizione artistica Pellegrino Artusi. Una vita da manuale.

 


 

Per info: Ufficio Promozione del Comune di Forlimpopoli
Tel. 0543.749234 (dal lunedì al venerdì, ore 10-13)
promozione@comune.forlimpopoli.fc.it

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Venerdì 24 giugno 2022
ore 21:00
presso Spinadello
Via Ausa Nuova n. 741

Passeggiando tra le ultime lucciole

Facile passeggiata per osservare le lucciole che illuminano le campagne forlivesi

Si camminerà a ridosso del fiume Ronco, tra il centro visite Spinadello, Magliano e Ronco Lido, attraversando un’area di rilevante importanza naturalistica e cercando di scoprire questi simpatici coleotteri bioluminescenti, che con la loro luce intermittente rallegrano le notti estive.

Si partirà dal Centro Visite Spinadello e per sentieri fra boschi ripariali e campi coltivati si arriverà fino alla Vasche della Sfir (importante luogo di svernamento e nidificazione di molti uccelli selvatici). Un giretto attorno alle vasche, sperando di udire il verso dell’allocco o dell’assiolo, per poi riprendere il sentiero lungo fiume che porterà nuovamente allo Spinadello.

Si arriverà fino al Laghetto delle Folaghe, situato vicino al centro visite, per poi chiudere il percorso rientrando attraverso il Cimitero dei Tronchi.

Evento realizzato in collaborazione con Spinadello – centro visite partecipato, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Forlimpopoli e di Unica Reti Spa.

ITINERARIO: Spinadello – vasche Sfir – Laghetto Folaghe – Spinadello

PASTO: Non previsto

EQUIPAGGIAMENTO CONSIGLIATO: scarponi da trekking impermeabili, pantaloni lunghi o sgambabili, pile leggero o camicia, giacca impermeabile/gore-tex, berretto/cappellino/bandana, repellente zanzare, zainetto sufficientemente capiente, acqua o bevande (min. 1 litro), ricambio completo da tenere in auto, torcia o pila frontale

GUIDA: Riccardo Raggi, Guida Ambientale Escursionistica (abilitato L.R ER 4/2000, professionista L.4/2013, iscritto al registro Italiano delle Guide Ambientali Escursionistiche al n° ER206, dotato di Assicurazione RC, si rilascia regolare ricevuta fiscale).

N.B. Per motivi di sicurezza o in caso di maltempo il percorso, stabilito e comunicato al momento della conferma della prenotazione, potrà subire variazioni senza preavviso e ad insindacabile giudizio della Guida.

Per prenotare: https://www.romagnatrekking.it/escursione/magliano-spinadello-roncolido-lucciole/

Dati tecnici

Lunghezza: 6 km
Dislivello: +/- 12 m
Durata: 3 h
Difficoltà: Medio-Facile (T-E)
Prezzo adulto: 15€
Prezzo bambino: 10€

 

 

 

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ogni PRIMA e TERZA DOMENICA
di MAGGIO e GIUGNO
allo SPINADELLO
dalle ore 10 alle ore 15

 

Domenica al vecchio acquedotto

 

Cosa c’è di meglio di qualche ora di relax all’aria aperta?

Con l’arrivo della primavera, non si può pensare nulla di più allettante!

… allora vi consigliamo: tutti allo Spinadello!

Potete portare un telo per stendervi al sole o sotto agli alberi, una borraccia, un libro o un gioco da fare con i più piccoli.

All’acquedotto troverete:

  • i crescioni e le piadine di Ca’plet – pasta fresca e piadina. Prenota inviando un messaggio su WhatsApp al numero 3337204218 (piadine farcite con possibilità di scegliere tra salame, prosciutto crudo, prosciutto cotto, fontina, squacquerone, rucola. Crescioni pomodoro mozzarella o salsiccia e patate e crescioncino alla crema di nocciola);
  • la fontanella dell’acqua con la quale riempire la tua borraccia;
  • tutte le info per una passeggiata nei meandri del fiume Ronco;
  • le colonnine per la ricarica delle e-bike;
  • una postazione di primo intervento per la riparazione delle biciclette.

 

Aiutaci a mantenere inalterata la viabilità della strada non parcheggiando in prossimità delle case e nei punti più stretti.

Presso l’acquedotto (Via Ausa Nuova 741 a Forlimpopoli) i posti auto sono limitati, raggiungici a piedi o in bicicletta oppure scopri dove sono i parcheggi più vicini (www.spinadello.it/contatti-come-arrivare)!

Evento realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Forlimpopoli e di Unica Reti Spa


Le date:

Giugno
domenica 5 e domenica 19

Luglio
domenica 3


Per maggiori info contatta il numero 328 9582919

www.spinadello.it

 

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Venerdì 17 giugno 2022

alle ore 21.00

 presso Spinadello

Via Ausa Nuova, 741 Forlimpopoli 

Prima anteprima del festival Didjin’Oz

con Nicola Pagano

e i suoi racconti di viaggio e storie degli aborigeni australiani

 

Durante la serata sarà possibile visitare anche la mostra d’opere d’arte a cura del Didjin’Oz Festival

“CULTURE ENCOUNTER”
– Aborigenal art exposition –

Esposizione di bark painting (pittura su corteccia) e didjeridoo tradizionali aborigeni.

Nicola Pagano

È stata mia madre a regalarmi il primo, vero didjeridoo. Mi ha chiamato da Darwin (nel nord dell’Australia) e mi ha detto che la era pieno di questi strumenti. Me ne ha portati due: una svolta. Finita l’università è scattato il grande sogno: un lungo viaggio in Australia”.

Nicola Pagano è antropologo e musicista trentino con la passione per il mondo ed i suoi popoli. La passione per il didjeridoo non ha fatto altro che stimolare un suo interesse, probabilmente latente, per la cultura Aborigena che, ovviamene, da quel momento ha studiato in modo approfondito ma che doveva assolutamente conoscere da vicino. Nicola è partito con una sola idea in testa ”la ricerca dell’uomo” e con un desiderio, quello di fare un’esperienza vera, genuina, a contatto con popoli straordinari. Ha impiegato più di quattro mesi ma, grazie alla musica, Nicola è stato accettato da una famiglia nomade del popolo degli Yolngu, Aborigeni nella Arnhem Land. Ha trascorso altri otto mesi insieme a loro diventando in pratica un membro di quella famiglia. Nicola ha assunto un nuovo nome, Dharpa, una specie di serpente, e imparato a vivere con i loro ritmi, a capire il profondo legame con la natura, a condividere il loro senso di spiritualità e ha suonato moltissimo il didjeridoo che ha imparato a conoscere anche oltre la sua valenza musicale, in quanto, nella cultura aborigena, la musica, la religione e anche le abilità pratiche – caccia, pesca, ecc. – fanno parte di un’unica filosofia di vita che è lontanissima da quella del mondo occidentale.


Ingresso ad entrata libera 

0 934
mercoledì 22 giugno
alle ore 21:30
presso l’Arena estiva del Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
in Piazza A. Fratti (corte della Rocca)

 

30 ANNI FA FOTOMODELLO
Direzione 21

 

Gianluca Impastato nasce a Milano il 21 novembre del 1971. Sin da giovane si avvicina al mondo della comicità e nel 1998 fonda insieme a Gianluca Fubelli, Stefano Vogogna e Enzo Polidoro, il gruppo comico de I Turbolenti. Vincono il Festival Nazionale del Cabaret nel 2000 e il premio della critica al premio Charlot a Paestum nel 2002, e partecipano dal 2003 alla trasmissione Colorado su Italia 1. Sempre a Colorado si esibisce, senza i Turbolenti, interpretando l’enologo Chicco d’Oliva e Mariello Prapapappo, l’uomo dei misteri. Gianluca ha preso parte anche a diverse pellicole cinematografiche come “I mostri oggi” nel 2009, “Bar Sport” nel 2011 ed “Eccezziunale veramente capitolo secondo”.

Nel settembre del 2010 Gianluca Impastato pubblica il libro di Chicco D’Oliva “Che tracannata signori!”. Nel 2017 viene confermato come concorrente della seconda edizione del Grande Fratello VIP condotto da Ilary Balsi e rimane nella casa 36 giorni. Nel 2018 diventa volto di LeoVegas, società svedese attiva nel campo del gambling e dei giochi da casino? online. Da molti anni gli fa da spalla sul palco Gianni Astone, pugliese di origine, milanese di adozione. Reduce da numerosi Festival e concorsi di comicita?, anni di esperienza come animatori nei villaggi turistici, approda al laboratorio di Zelig e vanta di collaborazioni con nomi famosi nel mondo dello spettacolo.

 

 


“30 ANNI FOTOMODELLO”

In 30 anni fotomodello Gianluca, racconta in un monologo molto divertente, i disagi di una gioventù che oramai è un ricordo lontano. I luoghi del suo racconto sono due: da un lato la palestra, dove il look e il portamento sono gli elementi essenziali più dello sport in essere, dall’altro la discoteca per eccellenza: il famoso locale “Just Cavalli” dove l’equivoco ne fa da padrone. Dal monologo poi passa con l’aiuto della sua spalla Gianni Astone, a personaggi storici, come l’uomo del mistero, Mariello Prapapappo e l’enologo più famoso d’Italia l’unico e l’inimitabile Chicco D’Oliva! Dal monologo ai personaggi per uno spettacolo pieno di risate!


 

La Stagione Teatrale 2022 di Forlimpopoli Primavera/Estate ed Estate è a cura di Teatro delle Forchette aps

Clicca qui per leggere tutti gli spettacoli in programma

 


BIGLIETTERIA :

INTERO € 15,00
RIDOTTO € 10,00

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

ABBONAMENTI (9 SPETTACOLI):

INTERO € 110
RIDOTTO SPECIALE € 70

(Ragazzi UNDER 25, Over 65, Universitari, Residenti Comune di Forlimpopoli, Soci T.D.F, FoEmozioni)

INFO E PRENOTAZIONI
339/7097952347/94580120543/1713530info@teatrodelleforchette.it

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SABATO 18 GIUGNO 2022
alle ore 10.00
presso lo Spinadello
via Ausa Nuova n. 741 Forlimpopoli

ARTIGINNASTICA

 

Sabato 18 giugno i ragazzi dello Spinadello vi aspettano per una seduta sonora di Antiginnastica tutta dedicata agli alberi, in compagnia di Marie Rascoussier e Filippo Fiorini al didjeridoo.

L’Antiginnastica è un metodo di benessere originale che permette a chiunque di conoscersi meglio, di appropriarsi del proprio corpo e di abitarlo.

Ideata agli inizi degli anni ’70 dalla cinesiterapeuta francese Thérèse Bertherat, propone movimenti sottili, precisi e rigorosi che tengono conto dei pensieri, delle emozioni e degli affetti, sempre nel rispetto dell’integrità della struttura corporea.

Il metodo coinvolge l’essere nella sua totalità, corpo e mente intimamente legati. L’Antiginnastica non è una terapia, non é uno sport, né un’attività sportiva, l’esperto certificato Antiginnastica conduce le sedute di gruppo senza mai imporre posizioni e senza mai effettuare manipolazioni.

Se vuoi scoprire di più sull’Antiginnastica visita il sito www.antiginnastica.com


Informazioni

Se vuoi partecipare alla seduta sonora chiama Marie Rascoussier: 368 253 416

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Questa settimana i ragazzi dello Spinadello, via Ausa Nuova n. 741 vi aspettano per imperdibili eventi, ecco il programma:

Giovedì 9 giugno 2022
dalle 21 alle 23.30

Lucciole nei meandri del Ronco

Una passeggiata silenziosa, alle porte dell’estate, camminando tra le lucciole lungo i sentieri del bosco alluvionale, tra maestosi pioppi neri e affascinanti scorci sulle anse del fiume Ronco.

 

INFORMAZIONI

Durata prevista: 2,5 ore
Livello di difficoltà: facile/medio
Ritrovo: ore 21.15 presso Spinadello (Via Ausa Nuova 741, Forlimpopoli FC).
Prezzo: €12 adulti, €8 euro bambini (fino a 12 anni)

Sei invitato ad indossare indumenti comodi e scarpe idonee. Porta con te borraccia e torcia, meglio se frontale.

Maggiori informazioni su come prenotare e partecipare sono disponibili sul sito di Boschi Romagnoli.


Venerdì 10 luglio 2022
dalle 20 alle 23.30

La notturna in bicicletta

La notte e le sue atmosfera, adrenalina… avventura!
In occasione di SLÒ Fest – La settimana del turismo lento e sostenibile a Forlì, Spinadello sarà la tappa con ristoro di una pedalata notturna, alla scoperta del fiume Ronco e delle campagne fino alle porte di Bertinoro.
Un’avventura differente da affrontare in compagnia, insieme alle guide esperte di Outdoor Romagna ASD.

INFORMAZIONI

Distanza: circa 35 km
Dislivello: circa 180 metri
Percorso adatto a trekking bike, gravel, Mtb ed e-bike. Adatto a chi è in buone condizioni di salute e con un minimo di allenamento. È obbligatorio l’ utilizzo del casco e di luce frontale e posteriore.
Ritrovo: ore 20.00 al Circolo INZIR Viaggiatori in CircoloVia Bezzecca 10 Forlì (FC)
Quota di partecipazione:
€10 – escursione guidata e ristoro, alla bici penserai tu!
€30 – oltre alla guida e al ristoro potrai usufruire del noleggio di una E-Bike, affrettati perché le disponibilità sono limitate.
Per maggiori informazioni e prenotare scrivi a info@slofest.it o chiama il 338 7261756.

Sabato 11 giugno 2022
dalle 15 alle 18.30

Corso di stampa botanica

La stampa botanica, detta anche eco-printing, è una tecnica di stampa su stoffa e carta che prevede l’uso esclusivo di elementi naturali come foglie, fiori, bacche, corteccia, scarti alimentari e segue un procedimento di lavoro a basso impatto ambientale.

Durante la giornata insieme ai ragazzi dello Spinadello imparerete a riconoscere quali alberi possono essere utilizzati per questa tecnica, osservandoli dal vivo nell’area verde che circonda l’acquedotto. Scoprirete anche tutti i passaggi step by step per realizzare manufatti unici e in sintonia con la natura!

INFORMAZIONI

Punto di ritrovo: ore 10.00 presso l’acquedotto, in via Ausa Nuova 741 a Forlimpopoli (FC).
Il corso si svolgerà all’aperto, in caso di maltempo ci si sposterà nei locali interni all’acquedotto nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti in materia di salute e contrasto al Covid-19.

Durata: 3,5 ore circa

Costo: 40 euro comprensivo di tutti materiali, tra cui una shopper  in tela del mercato equo e solidale; per i bambini sotto gli 8 anni la partecipazione è libera.

Numero massimo di partecipanti: 10 persone.
Per prendere parte al corso è necessaria la prenotazione via mai a spinadello@gmail.com o telefonicamente al numero 339 6156687

Per info e prenotazioni: Martina 339 6156687

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Venerdì 10 giugno 2022

alle ore 15.30

presso la Sala del Consiglio

del Comune di Forlimpopoli

p.zza A. Fratti,2 

 

“PIU’ FATTI CHE PAROLE”

La maestra Gisella Ricci Galassi a cent’anni dalla nascita:
esperienze di scuola attiva e di ricerca

 

Saluti di:
Sara Pignatari, Vice Sindaco e Assessore alla Scuola
Ufficio Scolastico di ambito territoriale di Forlì – Cesena

 

Interventi introduttivi
Paola Silimbani
, Cidi di Forlì. Stile di insegnamento e didattica della lingua di Gisella Galassi
Gabriella Argani Viroli. Ricordo della mia maestra
Danio Derni. La voce della collega Gisella, rileggendo i suoi testi

 

Tavola Rotonda
coordina Pamela Giorgi, ricercatrice INDIRE
Giancarlo Cavinato, MCE. Cme l’acqua in gabbia: Gisella e l’educazione alla parola
Domenico Canciani, MCE. Oralità e cultura popolare. Le lezioni di Gisella
Silvana Loiero, Segreteria nazionale GISCEL. L’educazione linguistica ieri e oggi
Giuseppina Mangione, INDIRE. Piccole scuole: contesti e opportunità educative
Laura Parigi, INDIRE. Suole di frontiera e le sfide educative nelle pluriclassi
Gianluca Gabrielli, storico. La storia vissuta, la storia insegnata


Nel 2022 ricorre il centenario della nascita di Gisella Galassi, maestra di Forlimpopoli.

La sua professionalità è stata valorizzata dal progetto INDIRE Piccole scuole, maestra di frontiera. Gisella Galassi ha collaborato con Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e con associazioni professionali quali l’MCE e il CIDI svolgendo una ricca attività di formazione. A scuola si è dedicata alla ricerca sull’educazione linguistica e l’indagine storica.
Il 6 giugno dell’anno 1981 è stata insignita dell’onorificenza del Presidente della Repubblica. Le sue riflessioni sulla lingua sono raccolte nel testo “Più fatti che parole“, scritto insieme a Francesca Rossi Gardelli, con la quale ha condiviso fin dagli anni 60 un’esperienza didattica di interclasse, creando un nuovo modo di fare scuola. Il loro esempio continua ad essere un fonte di ispirazione per una scuola che si impegna a promuovere la cooperazione attraverso vissute esperienze di democrazia.

È giusto ricordare Gisella, non solo per colore che l’hanno conosciuta e stimata, ma anche perché fare memoria del suo lavoro diventi un’occasione di confronto, scambio e ricerca per docenti e formatori.


 


Partecipazione gratuita

Sarà rilasciato attestato di partecipazione. Il CIDI, già soggetto, qualificato per l’aggiornamento e la formazione in servizio del personale della scuola, è stato confermato nell’elenco delle associaizoni qualificate secondo la direttiva 170/2016.

Per informazioni e iscrizioni inviare mail a silimbanipaola@gmail.com

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