giovedì 25 Aprile 2024
Senza categoria

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SABATO 18 GIUGNO 2022
alle ore 10.00
presso lo Spinadello
via Ausa Nuova n. 741 Forlimpopoli

ARTIGINNASTICA

 

Sabato 18 giugno i ragazzi dello Spinadello vi aspettano per una seduta sonora di Antiginnastica tutta dedicata agli alberi, in compagnia di Marie Rascoussier e Filippo Fiorini al didjeridoo.

L’Antiginnastica è un metodo di benessere originale che permette a chiunque di conoscersi meglio, di appropriarsi del proprio corpo e di abitarlo.

Ideata agli inizi degli anni ’70 dalla cinesiterapeuta francese Thérèse Bertherat, propone movimenti sottili, precisi e rigorosi che tengono conto dei pensieri, delle emozioni e degli affetti, sempre nel rispetto dell’integrità della struttura corporea.

Il metodo coinvolge l’essere nella sua totalità, corpo e mente intimamente legati. L’Antiginnastica non è una terapia, non é uno sport, né un’attività sportiva, l’esperto certificato Antiginnastica conduce le sedute di gruppo senza mai imporre posizioni e senza mai effettuare manipolazioni.

Se vuoi scoprire di più sull’Antiginnastica visita il sito www.antiginnastica.com


Informazioni

Se vuoi partecipare alla seduta sonora chiama Marie Rascoussier: 368 253 416

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Questa settimana i ragazzi dello Spinadello, via Ausa Nuova n. 741 vi aspettano per imperdibili eventi, ecco il programma:

Giovedì 9 giugno 2022
dalle 21 alle 23.30

Lucciole nei meandri del Ronco

Una passeggiata silenziosa, alle porte dell’estate, camminando tra le lucciole lungo i sentieri del bosco alluvionale, tra maestosi pioppi neri e affascinanti scorci sulle anse del fiume Ronco.

 

INFORMAZIONI

Durata prevista: 2,5 ore
Livello di difficoltà: facile/medio
Ritrovo: ore 21.15 presso Spinadello (Via Ausa Nuova 741, Forlimpopoli FC).
Prezzo: €12 adulti, €8 euro bambini (fino a 12 anni)

Sei invitato ad indossare indumenti comodi e scarpe idonee. Porta con te borraccia e torcia, meglio se frontale.

Maggiori informazioni su come prenotare e partecipare sono disponibili sul sito di Boschi Romagnoli.


Venerdì 10 luglio 2022
dalle 20 alle 23.30

La notturna in bicicletta

La notte e le sue atmosfera, adrenalina… avventura!
In occasione di SLÒ Fest – La settimana del turismo lento e sostenibile a Forlì, Spinadello sarà la tappa con ristoro di una pedalata notturna, alla scoperta del fiume Ronco e delle campagne fino alle porte di Bertinoro.
Un’avventura differente da affrontare in compagnia, insieme alle guide esperte di Outdoor Romagna ASD.

INFORMAZIONI

Distanza: circa 35 km
Dislivello: circa 180 metri
Percorso adatto a trekking bike, gravel, Mtb ed e-bike. Adatto a chi è in buone condizioni di salute e con un minimo di allenamento. È obbligatorio l’ utilizzo del casco e di luce frontale e posteriore.
Ritrovo: ore 20.00 al Circolo INZIR Viaggiatori in CircoloVia Bezzecca 10 Forlì (FC)
Quota di partecipazione:
€10 – escursione guidata e ristoro, alla bici penserai tu!
€30 – oltre alla guida e al ristoro potrai usufruire del noleggio di una E-Bike, affrettati perché le disponibilità sono limitate.
Per maggiori informazioni e prenotare scrivi a info@slofest.it o chiama il 338 7261756.

Sabato 11 giugno 2022
dalle 15 alle 18.30

Corso di stampa botanica

La stampa botanica, detta anche eco-printing, è una tecnica di stampa su stoffa e carta che prevede l’uso esclusivo di elementi naturali come foglie, fiori, bacche, corteccia, scarti alimentari e segue un procedimento di lavoro a basso impatto ambientale.

Durante la giornata insieme ai ragazzi dello Spinadello imparerete a riconoscere quali alberi possono essere utilizzati per questa tecnica, osservandoli dal vivo nell’area verde che circonda l’acquedotto. Scoprirete anche tutti i passaggi step by step per realizzare manufatti unici e in sintonia con la natura!

INFORMAZIONI

Punto di ritrovo: ore 10.00 presso l’acquedotto, in via Ausa Nuova 741 a Forlimpopoli (FC).
Il corso si svolgerà all’aperto, in caso di maltempo ci si sposterà nei locali interni all’acquedotto nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti in materia di salute e contrasto al Covid-19.

Durata: 3,5 ore circa

Costo: 40 euro comprensivo di tutti materiali, tra cui una shopper  in tela del mercato equo e solidale; per i bambini sotto gli 8 anni la partecipazione è libera.

Numero massimo di partecipanti: 10 persone.
Per prendere parte al corso è necessaria la prenotazione via mai a spinadello@gmail.com o telefonicamente al numero 339 6156687

Per info e prenotazioni: Martina 339 6156687

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Venerdì 10 giugno 2022

alle ore 15.30

presso la Sala del Consiglio

del Comune di Forlimpopoli

p.zza A. Fratti,2 

 

“PIU’ FATTI CHE PAROLE”

La maestra Gisella Ricci Galassi a cent’anni dalla nascita:
esperienze di scuola attiva e di ricerca

 

Saluti di:
Sara Pignatari, Vice Sindaco e Assessore alla Scuola
Ufficio Scolastico di ambito territoriale di Forlì – Cesena

 

Interventi introduttivi
Paola Silimbani
, Cidi di Forlì. Stile di insegnamento e didattica della lingua di Gisella Galassi
Gabriella Argani Viroli. Ricordo della mia maestra
Danio Derni. La voce della collega Gisella, rileggendo i suoi testi

 

Tavola Rotonda
coordina Pamela Giorgi, ricercatrice INDIRE
Giancarlo Cavinato, MCE. Cme l’acqua in gabbia: Gisella e l’educazione alla parola
Domenico Canciani, MCE. Oralità e cultura popolare. Le lezioni di Gisella
Silvana Loiero, Segreteria nazionale GISCEL. L’educazione linguistica ieri e oggi
Giuseppina Mangione, INDIRE. Piccole scuole: contesti e opportunità educative
Laura Parigi, INDIRE. Suole di frontiera e le sfide educative nelle pluriclassi
Gianluca Gabrielli, storico. La storia vissuta, la storia insegnata


Nel 2022 ricorre il centenario della nascita di Gisella Galassi, maestra di Forlimpopoli.

La sua professionalità è stata valorizzata dal progetto INDIRE Piccole scuole, maestra di frontiera. Gisella Galassi ha collaborato con Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna e con associazioni professionali quali l’MCE e il CIDI svolgendo una ricca attività di formazione. A scuola si è dedicata alla ricerca sull’educazione linguistica e l’indagine storica.
Il 6 giugno dell’anno 1981 è stata insignita dell’onorificenza del Presidente della Repubblica. Le sue riflessioni sulla lingua sono raccolte nel testo “Più fatti che parole“, scritto insieme a Francesca Rossi Gardelli, con la quale ha condiviso fin dagli anni 60 un’esperienza didattica di interclasse, creando un nuovo modo di fare scuola. Il loro esempio continua ad essere un fonte di ispirazione per una scuola che si impegna a promuovere la cooperazione attraverso vissute esperienze di democrazia.

È giusto ricordare Gisella, non solo per colore che l’hanno conosciuta e stimata, ma anche perché fare memoria del suo lavoro diventi un’occasione di confronto, scambio e ricerca per docenti e formatori.


 


Partecipazione gratuita

Sarà rilasciato attestato di partecipazione. Il CIDI, già soggetto, qualificato per l’aggiornamento e la formazione in servizio del personale della scuola, è stato confermato nell’elenco delle associaizoni qualificate secondo la direttiva 170/2016.

Per informazioni e iscrizioni inviare mail a silimbanipaola@gmail.com

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Sabato 4 giugno 2022

CLIC,
accendiamo una luce
sui cambiamenti climatici

Sabato 4 giugno vi segnaliamo l’evento finale del progetto “CliC, accendiamo una luce sui cambiamenti climatici“!

CLIC è un progetto di sensibilizzazione dedicato alle scuole e alla cittadinanza dei Comuni di Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro e Meldola, volto alla promozione di comportamenti responsabili per l’adattamento e la mitigazione degli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulle comunità naturali e umane; l’attuazione buone pratiche di economia circolare volte a ridurre l’impatto sull’ambiente e la valorizzazione di modelli di consumo e produzione sostenibili.

MATTINA dalle 9.00 alle 11.00

Mini trek fluviali dedicati alle scuole del territorio e TReASure Hunt: una caccia al tesoro tra oggetti di archeoplastica, merendine troppo imballate e buone pratiche per il clima.

POMERIGGIO dalle 17.00

Presso Spinadello centro visite partecipato
(Via Ausa Nuova 741 Forlimpopoli FC)

LABORATORI

Intrecci: quando al posto della plastica si utilizzavano le piante. Laboratorio di intreccio di vitalba, salici e altre piante della tradizione a cura di Monica Fantini (Fattoria Fantini).

Cocci: quando al posto della plastica si utilizzava l’argilla. Laboratorio di costruzione di oggetti ispirati alla natura  in ceramica Raku, a cura di Luca Carioli.

PER UN FIUME LIBERO DALLA PLASTICA!

Firma del manifesto per un Ronco-Bidente plastic-free e presentazione dei risultati del progetto.
A seguire pic nic a cura di Ca’Plet – pasta fresca e piadina.

A SPASSO PER I MEANDRI

Passeggiata al tramonto nei meandri del fiume Ronco tra lucciole, civette e suoni della notte.

ETHIOPIA – DAILY FIGHT FOR RECYCLING

Proiezione in loop del documentario di Luigi Baldelli. Un reportage che parla di empowerment femminile, salvaguardia dell’ambiente e interesse sociale dei villaggi in Etiopia. Proiezione in loop, in collaborazione con Albedo e MalatestaShort Film Festival.


INFORMAZIONI

I laboratori e la passeggiata sono gratuiti, a prenotazione obbligatoria.

Picnic con piadine, crescioncini e bicchiere di vino al costo di €5 a persona.
Prenota tutto su https://bit.ly/prenotaCLIC

Per maggiori info:  333 219 8110328 9582919

Scarica la locandina!

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Sabato 11 giugno 2022
alle ore 15.30
presso la Sala Consiliare del Comune di Forlimpopoli

 

Convegno a cura della

Fondazione Italia Argentina – Emilio Rosetti

IL CLIMA E LA STORIA

Il devastante urgano del 1905 in Romagna, 
tra scienza e immaginario 

 

Nella sera del 23 giugno 1905 una violentissima ondata temporalesca si abbatté su buona parte dell’Italia settentrionale, rovinando anche estesi territori della Romagna. Di quelle drammatiche ore si è perso inspiegabilmente il ricordo.
Ripercorrendo tale evento, di rara gravità sia per intensità che estensione pur in un’epoca non ancora messa così a repentaglio dalle variazioni climatiche, il convegno si dipana su un doppio binario.
Da una parte la ricostruzione di quanto avvenuto, attraverso l’esame delle fonti documentarie coeve, dall’altra un’accurata analisi scientifica del fenomeno verificatosi.
Fondamentale, però, prima di ogni indagine, è comprendere la percezione corrente di tale immane sventura nella cultura popolare, ancora minata, ai primi del Novecento, da una cupa, secolare, rassegnazione alla cattiva sorte.

 

Introduce il presidente della Fondazione, dott. Maurizio Castagnoli.

 

Relatori:

 

Prof. Dino Mengozzi
(Università degli Studi di Urbino)
Mentalità collettive e tempo atmosferico in età moderna e contemporanea
Leopardi la definiva “matrigna” ancora ai primi dell’Ottocento: la natura era vista come minacciosa. Facevano paura il sole quanto il gelo, i temporali non meno del vento. Questa natura andava domata e conquistata, secondo il comando di Dio scritto nella Genesi. Ebbene, com’è potuto accadere che la supremazia umana sia stata messa in discussione, dopo la rivoluzione industriale? Quella natura matrigna è diventata all’improvviso fragile, da proteggere dalla nostra aggressione. Un temporale ci appare ormai come una richiesta di aiuto da parte dell’ambiente in cui viviamo. Nel nostro rapporto con la natura mettiamo ormai il destino di noi stessi.

 

Dott.ssa Chiara Arrighetti
(Fondazione Italia Argentina – Emilio Rosetti)
La rovina granda del 1905 a Forlimpopoli e l’inefficace distribuzione dei sussidi
La Commissione di soccorso pei danneggiati dell’uragano, sorta a vantaggio della locale popolazione colpita, ha lasciato dietro di sé un’articolata documentazione, che ha permesso di ricomporre le varie fasi dell’accadimento di quel desolante 23 giugno e, nello stesso tempo, di conoscere le problematiche strategie di soccorso allora individuate. La solidarietà attiva fu, infatti, minata da forme di controllo da parte delle autorità superiori e dalle logiche politiche tipiche delle piccole municipalità ferite.

Dott. Pier Luigi Randi
(Presidente Associazione Meteorologi Professionisti)
L’anno del ciclone: il drammatico 1905 dal punto di vista meteorologico. Prospettive per il futuro.
Con l’ausilio di carte sinottiche storiche, di rilevazioni strumentali e a vista, degli osservatòri
operativi a quel tempo, e in base alle testimonianze dell’epoca, verrà illustrato l’evento sotto il profilo scientifico. Saranno descritte anche le probabili cause all’origine, aggiungendo considerazioni sull’emergenza climatica attuale, che vede una maggiore frequenza di fenomeni estremi, i quali, tuttavia, non rappresentano una novità nella storia meteorologica della nostra regione, come testimoniato da quel tragico 23 giugno 1905.

 

 

Il convegno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlimpopoli, dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, dell’Associazione Meteo Professionisti (AMPRO).

 

Svolgendosi l’incontro in presenza, saranno adottate le misure di sicurezza anti-covid.

 

 

 


 

Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Italia Argentina-Emilio Rosetti
Via O. Campri, 39
47034 Forlimpopoli (FC)
Cell. 347 8286321
fondazione@fondazionerosetti.it
www.fondazionerosetti.it

 

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In occasione della Festa della Repubblica Italiana
2 giugno 1946 – 2022

Martedì 31 maggio 2022
alle ore 21

presso la Sala del Consiglio
p.zza A. Fratti

IRIS VERSARI

Una biografia partigiana

Presentazione del libro e incontro con l’autrice
Sandra Bellini

che dialogherà con

Gianfranco Miro Gori
(Presidente Provinciale ANPI Forlì-Cesena)
e
Vladimiro Flamigni
(Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena)

 

Iris Versari. Una biografia partigiana ha il pregio di creare una narrazione emozionante, propria della fiction, all’interno di una fedele e minuziosa ricostruzione storica.

Con un lavoro straordinario di indagine sul territorio e negli scavi, la scrittrice Sandra libera la partigiana Iris dalla leggenda, restituendole il ruolo che le spetta nella Storia (quella con la S maiuscola): Bellini rilegge i racconti e le testimonianze dei sopravvissuti e ricompone i fatti riuscendo a restituirci la “vita civile” di Versari e il mondo contadino romagnolo in cui affonda le radici, a dimostrare le vere cause che la spinsero a partecipare attivamente alla lotta partigiana, a raccontarne le vicende all’interno della guerra di Liberazione intrecciandole, gioco-forza, con quelle della banda Corbari al cui interno il suo operato ri inserisce.

In sintesi: a ridarle voce”.

Francesca Romana di Santo

 


INFO E CONTATTI
mail. anpiforlimpopoli@gmail.com
tel. 347 4486988

 

 

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Giovedì 2 giugno 1946 – 2022

Festa della Repubblica Italiana

 

In occasione dell’iniziativa “Dare futuro alla memoria, anno XXII” vi segnaliamo importanti appuntamenti:

 

martedì 31 maggio 2022 alle ore 21
presso la Sala del Consiglio
(p.zza A. Fratti)

IRIS VERSARI
Una biografia partigiana

Presentazione del libro e incontro con l’autrice Sandra Bellini.
A cura di ANPI Forlimpopoli

 

giovedì 2 giugno 2022 alle ore 9.15
presso Piazza Garibaldi

ALZABANDIERA NELLA ROCCA

Saluto del Sindaco Milena Garavini
e Aride Poletti, presidente AMI sez. Corrado Matteucci
Intervento di Michele Bertaccini AMI sez. Giordano Bruno

 

giovedì 2 giugno 2022 alle ore 21.30
presso l’Arena Teatro “G. Verdi”

(p.zza A. Fratti)

C’ERA UNA VOLTA L’ITALIA
di e con Gabriele Graziani

Spettacolo della stagione teatrale del teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli.
Ingresso a pagamento

 


I cittadini sono invitati a esporre la bandiera tricolore

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Dal 4 giugno al 6 agosto 2022
presso il M.A.F. Museo Archeologico di Forlimpopoli
p.zza A. Fratti, 5
(corte della Rocca)

mostra d’arte

FRAMMENTI

Luca Freschi

A CURA DI GIOVANNI GARDINI

 

INAUGURAZIONE
SABATO 4 GIUGNO
alle ore 18.00

 

 

Tra perdita e rinascita

«Vanitas vanitatum omnia vanitas»
Qoèlet 1, 2

Luca Freschi è un artista instancabile. Varcare la porta del suo studio/laboratorio significa entrare in una dimensione in cui il mestiere dell’arte è esperienza creativa quotidiana, lavoro indefesso in cui nulla è lasciato all’improvvisazione. Accanto ad opere finite altre sono in lavorazione, in un continuo ed inarrestabile processo di sperimentazione verso soluzioni sempre nuove.
Le sue sculture nascono per giustapposizione, da un sapiente esercizio in cui forme e cromie trovano nel loro equilibrio una piena realizzazione. Non c’è opera che si sottragga a questa regola ferrea in cui le singole scelte compositive sono quanto mai decisive ed esigenti. Nelle opere di Freschi più tempi coesistono insieme, quello della distruzione, che può assumere i toni della catastrofe, e quello dell’immobilità, dove lo sguardo è chiamato a contemplare le rovine e a soffermarsi con particolare attenzione sui singoli frammenti sapientemente assemblati. Nei moderni asàrotos òikos che Freschi mette in scena – Pavimenti d’ombre, ama definirli l’artista – questa dimensione del disfacimento appare quanto mai evidente. Essi, dunque, non sono più i sontuosi pavimenti della classicità, dove i resti del banchetto non avevano altra funzione se non quella di ostentare l’opulenza smodata dell’ospite; nella poetica dell’artista diventano la tragica testimonianza di un mondo attonito, smarrito, tragicamente immobile. Accanto ai Pavimenti d’ombre policromi nel tempo si sono aggiunti una serie di Pavimenti neri, come inghiottiti dal buio, dove un’immensa notte colore petrolio avvolge e fagocita tutte le cose. L’arte, come ha osservato Anselm Kiefer, «non smette di oscillare tra perdita e rinascita», un’affermazione che pensando a tutta la produzione di Freschi, e ai Pavimenti in particolare, risuona quanto mai vera1.

Svettano altissime le imponenti Cariatidi e questi moderni obelischi non si sottraggono al tema della vanitas, anche se qui è più discreto, né alla logica dell’accumulo – e dunque della distruzione -, qui declinato come rigorosa necessità di sapienti equilibri.

Le sue opere sono costantemente in bilico tra la perfezione e il dissolvimento, tra la «levigatezza» intesa come «segno distintivo del nostro tempo» – così perlomeno direbbe, non senza darvi un’accezione negativa, Byung-Chul Han – e la catastrofe2. A forme levigate e spesso avvolte da un candido lucore si accostano forme disgregate, objet trouvé e calchi di oggetti, anche i più quotidiani e umili. E poco importa che essi siano integri o frammentari, è sufficiente la loro presenza per evocare suggestive memorie. In fondo anche l’imperfezione, altro tema caro all’artista, è da lui riscattata nella misura in cui anche l’oggetto più banale viene scelto per entrare a far parte del suo ricercato vocabolario iconografico.

Freschi accoglie continuamente nuovi elementi nel suo lavoro, ma è pur vero che ve ne sono alcuni che costantemente ritornano e segnano ormai la sua cifra stilistica come la pipa di magrittiana memoria, la banana, elemento pop che rimanda all’opera di Warhol, o le forbici da sarto legate all’immaginario personale dell’artista.

Nei Breviari, lavori asciutti ed enigmatici che segnano un’ulteriore evoluzione della sua ricerca artistica, il linguaggio si fa più rarefatto ed essenziale. In apparenza semplicissimi tanto da sembrare nati quasi per gioco, portano un nome dal sapore antico che rimanda alla liturgia delle ore, azione sacra che ritma il tempo degli uomini. I Breviari, compendi o inventari di parole – in questo caso quelle dell’artista esuberanti di immagini e di colori – sono opere minimali, sintetiche, in cui le parole/immagini tratte dal lessico a lui più caro offrono ogni volta nuove ed inedite combinazioni, dove gli oggetti si mostrano in un continuo ed inarrestabile sforzo creativo in cui le variazioni, talvolta, sono impercettibili. Ed è giusto così. In fondo, nel caso di Freschi, non è nella diversità delle parole/immagini che va ricercata la bellezza, ma nelle delicate sfumature dei suoni e degli accenti o, per meglio dire, nelle accese cromie e nei sapienti giochi compositivi.

Giovanni Gardini

Note
1 A. KIEFER, L’arte sopravviverà alle sue rovine, Feltrinelli, Milano 2018, p. 19.
2 B.- C. HAN, La salvezza del bello, Nottetempo, Milano 2019, p. 9.


Orari Mostra

Giovedì dalle 9.30 alle 12.30
Sabato e Domenica dalle 15.30 alle 18.30
Durante la Festa Artusiana (dal 25 giugno al 3 luglio) apertura tutte le sere dalle 19.00 alle 21.00

Nei mesi di luglio e di agosto apertura i giovedì dalle 18.00 alle 21.00

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Venerdì 3 giugno 2022
alle ore 20.30 

presso il Cinema Teatro “G. Verdi” di Forlimpopoli
P.zza Fratti, 7
(corte della Rocca)

 

La Fondazione Casa Artusi e l’Associazione delle Mariette di Forlimpopoli compiono 15 anni di collaborazione e in occasione del progetto “Raccontare la cucina italianastorie e identità digitali in nome di Artusi, tra i tanti eventi in programma vi segnaliamo la presentazione del film

NAVIGANTI 

di Daniele De Michele
(Don Pasta)

alla presenza del registra

 


INGRESSO A OFFERTA LIBERA

L’incasso sarà destinato al progetto “Raccontare la cucina italiana” storie e identità digitali in nome di Artusi.

 

a seguire, degustazione in tema.

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