martedì 23 Aprile 2024

Monthly Archives: Novembre 2018

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CROCE ROSSA ITALIANA
L’AREA SOCIO ASSISTENZIALE del Comitato di Forlimpopoli – Bertinoro
PRESENTA
in collaborazione con La cumpagnì dla Zercia
PER UNA SERATA IN ALLEGRIA
LA COMMEDIA
Al cev, una vasca e Parigi
in programma venerdì 30 novembre 2018 alle ore 20,30
PRESSO IL TEATRO VERDI DI FORLIMPOPOLI

Il ricavato della serata verrà utilizzato per coprire i costi di corsi di Ippoterapia per  ragazzi disabili

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Consegnato a Forlimpopoli il Premio Artusi 2018 a José Graziano da Silva, Direttore Generale della Fao

Viviamo in una terra di paradossi, ha scritto Andrea Segrè, Premio Artusi 2012, nel messaggio letto in occasione della cerimonia del Premio Artusi svoltasi ieri (sabato 24 novembre) a Casa Artusi: “Sulla Terra una persona su nove soffre di malnutrizione e una su otto di obesità: paradossi che stridono nel nostro tempo”.

Lo sa bene José Graziano da Silva, neo Premio Artusi 2018, in prima linea nella lotta di questo paradosso dei nostri tempi, nel suo ruolo di Direttore della Fao, dove ha portato avanti tanti progetti contro la malnutrizione. Personaggio dalle origini italiane, portate con orgoglio. Ed è da qui che è partito in occasione della consegna del riconoscimento nella Chiesa dei Servi. “Il mio bisnonno era un contadino nel piccolo comune di Pianopoli in Calabria. Emigrò a São Paulo Brasile 160 anni fa a causa di un terremoto. Grazie alla mia bisnonna ho appreso la passione per il cibo come parte della mia cultura. Con lei imparai a coltivare ortaggi a preparare la pasta fatta in casa e a fare il limoncello. Tutto allo stesso modo della sua terra d’origine. L’alimentazione e l’agricoltura sono valori condivisi in tutta questa meravigliosa nazione. Questi stessi valori sono anche il fondamento della mia formazione accademica essendomi laureato in Agronomia. Nel mio Brasile ho avuto l’opportunità di far parte di un progetto rivoluzionario; nel 2003 dopo la vittoria del Presidente Luiz Inacio Lula da Silva alle elezioni presidenziali ho contribuito ad attuare il Programma Fame Zero. Questo programma continua ad essere considerato ancora oggi modello mondiale di iniziativa per eliminare la fame affrontando le cause profonde in particolar modo la povertà estrema”.

Da Silva si sofferma sull’omologazione del cibo in ambito mondiale. “Il cibo che mangiamo non rappresenta solo un mero quantitativo di proteine e vitamine. La diversità alimentare esistente è essa stessa alla base delle nostre diverse civiltà. In questo modo vorrei porre l’attenzione sul fatto che stiamo perdendo velocemente tale diversità alimentare. Oggi l’80 percento del nostro regime alimentare si basa su pochi prodotti di base come grano, riso, granoturco, e soia. Allo stesso tempo nel corso della nostra storia abbiamo consumato più di 7000 prodotti che sono alla base dei nostri diversi regimi alimentari.”

Infine, la “pandemia” dell’obesità. “Investire nei prodotti locali e riportare questa diversificazione nuovamente sulle nostre tavole rappresenta una delle maggiori sfide che dobbiamo affrontare oggi. Questo è inoltre correlato all’utilizzo di un approccio territoriale che permetta di rafforzare i contatti tra i piccoli centri urbani e le zone rurali vicine. Questo approccio a livello locale sembra essere anche una reale soluzione per un mondo in cui l’obesità è divenuta una vera pandemia. Secondo l’ultimo rapporto della FAO l’obesità ed il sovrappeso hanno colpito 672 milioni di persone. Tale cifra include persone di diversi contesti: uomini e donne, ricchi e poveri, giovani ed anziani. Tanto nei paesi industrializzati che in quelli in via di sviluppo. Se non verranno attuate delle politiche adeguate ben presto il numero di persone obese supererà il numero di persone che soffrono la fame nel mondo. In particolar modo nei paesi in via di sviluppo tale panorama è provocato dalla loro dipendenza all’importazione di prodotti alimentari, spesso lavorati, e cibi non salutari, derivanti dai principali prodotti di base. Quanto più concentreremo i nostri regimi alimentari sull’utilizzo di alimenti freschi e prodotti localmente tanto più riusciamo a costruire una generazione libera dall’obesità e dal sovrappeso”.

Ad aprire la giornata è stato il sindaco di Forlimpopoli, Mauro Grandini, con un saluto iniziale: “Il Premio Artusi assegnato dalla Città di Forlimpopoli rappresenta la nostra concezione di cultura del cibo, che tiene insieme pratiche virtuose, salubrità e biodiversità a favore di un modello di sviluppo coerente e rispettoso della terra. Graziano da Silva, per l’impegno e la coerenza con cui ha lavorato non solo come Direttore FAO, rappresenta senza ombra di dubbio una delle migliori candidature del nostro percorso. Onorati di riceverlo nella città artusiana”.

Massimo Montanari, Presidente del Comitato Scientifico di Casa Artusi, che ha proposto il Premio, ha ricordato le motivazioni che sottendono alla proposta. Adriano Bonetti, Assessore alle attività produttive che ha coordinato i lavori, ha sottolineato come questo Premio si consegni in una settimana particolarmente importante e impegnativa per la città di Forlimpopoli, ovvero “in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo che da tre anni si svolge nella terza settimana di novembre. Mentre si consegna questo Premio, la Città di Forlimpopoli con Casa Artusi è presente in vari eventi in Filippine, Tunisia, Miami, Canada, Argentina e anche in Brasile”.

Gian Luca Bagnara, economista agroalimentare, si è soffermato sul sistema Romagna. “La Romagna rappresenta un modello economico unico basato sull’integrazione fra territorio rurale e urbano. Questo è stato oggetto di studio anche dell’OECD – Organisation for Economic Co-operation and Development nel progetto Rual-Urban. L’Artusi con l’arte del mangiar bene, cioè lo stile di vita, rappresenta la sintesi, il collegamento culturale di questa sinergia fra territorio rurale e territorio urbano.  A partire da questa base occorre costruire ed organizzare la filiera fino al consumatore finale.

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sabato 24 novembre
alle ore 12:30

 

Torna, presso l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli, il Concorso TAVOLE IMBANDITE (riservato agli allievi degli Istituti Alberghieri, con pranzo al termine della gara), giunto ormai alla sua XXI edizione.

Per prenotazioni e informazioni contattare lo 0543.740744

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da sabato 17 novembre a sabato 19 maggio
nelle sale del MAF – Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini”
Piazza A. Fratti, 7 – Forlimpopoli

Mostra

UniCIBO

Storia di cibo tra Paleolitico e Neolitico

A cura di Maria Giovanna Belcastro, Silvia Bartoli e Mirko Traversari

Sabato 17 novembre 2018 alle ore 17.00 nella suggestiva cornice del Teatro “Giuseppe Verdi” si terrà l’inaugurazione della mostra allestita al Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini”.

Mangiare è vitale, è conviviale, è buono, è bello. Dalla necessità alla sublimazione – la storia dell’uomo e della sua alimentazione attraverso una documentazione insolita: ossa, denti, semi e piante. L’uomo circa 10.000 anni fa attua la più grande rivoluzione di tutti i tempi. Cambia radicalmente il suo rapporto con l’ambiente, con gli animali, con le piante, con i suoi simili, cambia radicalmente la sua visione del mondo. Tutti noi (o quasi) oggi siamo eredi di quei cambiamenti. Da lì siamo partiti per arrivare oggi alle nuove transizioni tecnologiche.

Ci sono cibi antichi e cibi moderni, cibi consueti e cibi insoliti, cibi consentiti e cibi proibiti, cibi sani e cibi dannosi alla salute, cibi semplici e cibi trasformati, ma tutti ricavati da piante, semi, radici, tuberi, terra, piccoli e grandi animali, uomini!….anche uomini. L’antropofagia ha attraversato tutta la storia dell’uomo per fame, per odio, per amore, per caso, per celebrare momenti speciali e importanti…

La mostra, allestita presso il Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini” di Forlimpopoli, si colloca nell’ambito istituzionale del 2018 quale Anno dei Cibo italiano, sancito dal MIBAC con formale direttiva. L’esposizione illustra come si può ricostruire la dieta nelle popolazioni del passato attraverso l’esposizione di pezzi originali e di pannelli esplicativi, soffermandosi sui metodi e sui cambiamenti alimentari con particolare attenzione alle fasi di transizione. Quanto esposto è frutto delle attività di ricerca svolte in questo ambito dal Laboratorio di Bioarcheologia e osteologia forense dell’Università degli Studi di Bologna e sarà visitabile dal 17 novembre 2018 al 19 maggio 2019.

Mostra promossa da

Comune di Forlimpopoli

MAF – Museo Archeologico Civico di Forlimpopoli “Tobia Aldini”

SMA – Sistema Museale di Ateneo dell’Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna – Collezioni di Antropologia

A cura di

Maria Giovanna Belcastro, Silvia Bartoli, Mirko Traversari

Con il Patrocinio di

MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali 2018-Anno del Cibo Italiano

Con la collaborazione di

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Ferrara e Reggio Emilia

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università degli Studi di Bologna

Dipartimento dei Beni Culturali-Campus di Ravenna dell’Università degli Studi di Bologna

Centro Studi Farinelli

AUSL della Romagna

Istituto Alberghiero di Forlimpopoli “Pellegrino Artusi”

RavennAntica – Fondazione Parco Archeologico di Classe

Sponsor tecnico

Formula Servizi per la Cultura

Comunicazione

Tiziana Rambelli (AUSL Romagna – Gruppo Cultura)

Periodo di apertura

dal 17 novembre 2018 al 19 maggio 2019

Presentazione

Teatro “Giuseppe Verdi” di Forlimpopoli, sabato 17 novembre 2018, ore 17.00

Inaugurazione

MAF – Museo Archeologico di Forlimpopoli “Tobia Aldini”, sabato 17 novembre 2018, ore 18.00

Orari di apertura del Museo

Venerdì 9.00-13.00

Sabato e Domenica 10.00-13.00; 15.30-18.30

Mercoledì e Giovedì aperture su richiesta 9.00-13.00

Visite guidate (su prenotazione) a cura di

RavennAntica – Fondazione Parco Archeologico di Classe

INFO e PRENOTAZIONI

www.maforlimpopoli.it

tel. 0543.748071

email: info@maforlimpopoli.it

clicca qui per vedere la cartolina invito

clicca qui per vedere il manifesto della mostra

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CON LE ORECCHIE E CON LE MANI

OTTOBRE – NOVEMBRE 2018

I DONI DELL’INVISIBILE

Sabato 20 ottobre, prende avvio “Con le orecchie e con le mani” il consueto ciclo di letture e laboratori dedicati ai più piccoli, organizzato dalla Biblioteca Comunale di Forlimpopoli.
Per questa edizione il tema che unisce le storie narrate è quello dei “doni dell’invisibile”: la forza dei sentimenti, il potere della creatività, l’energia della vita e la voce della natura, saranno i protagonisti dei racconti in rassegna.
Quattro appuntamenti, poetici e giocosi, per vivere ed esplorare l’importanza di ciò che non si può vedere né toccare ma che tuttavia sostiene e dà significato alla nostra vita.
Il calendario dei prossimi appuntamenti: 
Sabato 17 novembre, ore 16.30 – Guia Risari 
La Terre respire – Alla ricerca del cuore nascosto

Guia Risari, scrittrice, filosofa e traduttrice, presenterà ai bambini un albo illustrato intitolato La terre respire (Memo, 2008), un’edizione d’arte di cui Guia stessa è autrice e Alessandro Sanna è l’illustratore. La storia di due fratelli, che un giorno sentono il battito di un cuore e partono all’avventura per cercarne la provenienza, coinvolgerà i partecipanti in un viaggio fra colline, montagne, alberi e oceani. Scopriranno così che la terra è grande e viva, e che possiede orecchie, gomiti, ginocchia e soprattutto un cuore e potranno poi ricrearla con disegni e parole, ognuno secondo la propria personalissima visione.

Consigliato ai bimbi dai 6 anni in su, e ai loro genitori che sono sempre benvenuti.

N.B. per questo appuntamento è possibile iscriversi a partire da giovedì 15 novembre in questi orari:  giovedì dalle 8:30 alle 12:30, venerdì dalle 14 alle 19 e sabato dalle 8:30 alle 12:30. Telefonando allo 0543.749271

 

 

Sabato 1 Dicembre, ore 16.30 – Silvia Rastelli – Il grande albero Kapok, il sussurro invisibile della natura

Consigliato ai bimbi dai 4 anni in su, e ai loro genitori che sono sempre benvenuti.

 

L’ingresso è libero, ma è necessaria la prenotazione.

Per tutte le informazioni: 0543.749271 – biblioteca.artusi@gmail.com

APPUNTAMENTI PASSATI

Sabato 20 ottobre, ore 16.30 – Guia Risari Il regalo della Gigantessa: la natura incontra i miti.

Guia Riusari, scrittrice, filosofa e traduttrice, condurrà il primo incontro, Il regalo della gigantessa: la natura incontra il mito. La storia della gigantessa, potente creatura che muove la pioggia e il vento, che scatena i sogni più strani e sposta le colline con un soffio, accompagnerà i bambini nella dimensione del mito e delle divinità che dall’antichità ad oggi hanno rappresentato la natura.
Durante il laboratorio ciascun partecipante potrà scegliere un elemento naturale e renderlo vivo, attribuendogli un nome, un carattere e una storia, per inventare insieme agli altri una vera e propria mitologia della natura.
Consigliato ai bimbi dai 4 anni in su, e ai loro genitori che sono sempre benvenuti.
N.B. per questo appuntamento è possibile iscriversi a partire da giovedì 18 ottobre in questi orari: mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19 e sabato dalle 8:30 alle 12:30. Telefonando allo 0543.749271

Sabato 3 novembre, ore 16.30 – Silvia Rastelli  –  L’isola di Ariel, un folletto invisibile e molto creativo

Silvia Rastelli, operatrice romagnola esperta in ludo didattica, condurrà il secondo appuntamento, intitolato L’isola di Ariel, un folletto invisibile e molto creativo, liberamente ispirato al libro di Dario Moretti, L’isola di Ariel. Insieme ai bambini animerà le avventure di questo piccolo folletto invisibile che arriva in città e scompiglia la vita dei suoi abitanti con magiche e imprevedibili trasformazioni. In modo altrettanto imprevedibile Ariel si ritroverà su un’isola deserta dove, grazie alla sua fantasia, riuscirà a trovare nuovi amici… e non solo quelli.

Consigliato ai bimbi dai 4 anni in su, e ai loro genitori che sono sempre benvenuti.

N.B. per questo appuntamento è possibile iscriversi a partire da mercoledì 31 ottobre in questi orari: mercoledì e venerdì dalle 14 alle 19 e sabato dalle 8:30 alle 12:30. Telefonando allo 0543.749271

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